Siti web:
Libri:
Sempre per quanto riguarda libri cartacei con introduzioni in italiano alla disciplina, ecco una bibliografia un po' più ampia, divisa in:
Nella pagina Informazioni tecniche del Sistema Informativo di Ateneo (SIA) trovate:
Da luglio 2012 per connettersi ad internet dai computer dell'università è necessario autenticarsi all'Intranet di Ateneo. Questa guida indica come fare.
Guide per principianti su XML e HTML si trovano nella sezione guide del sito HTML.it, alle sezioni HTML/XHTML. e XML. Già che ci siete, invece dell'HTML 'base', vi conviene imparare direttamente una sua versione specifica che si chiamaXHTML e rispetta anche le specifiche di XML (e non è più difficile da imparare). Il sito contiene link e bibliografia per ulteriori approfondimenti.
Una risorsa più sintetica su XML e (X)HTML è la dispensa che ho dedicato l'anno scorso a questi temi.
Su LaTeX, trovo molto ben fatta una sintetica presentazione del prof. Gianluca Gorni dell'Università di Udine. Link per approfondire sono alla voce LaTeX di Wikipedia italiana.
Dato il metodo seminariale del lavoro di questo modulo, non ho approntato dispense strutturate. Restano però disponibili, per gli argomenti di base, le dispense degli anni scorsi (soprattutto quelle dell'A. S. 2009/10).
È però emersa l'opportunità di annotare qui, per vostra comodità, almeno gli argomenti principali toccati quest'anno e soprattutto i relativi link. Li riporto qui di seguito, divisi in categorie.
Corpora testuali online ampi ma poco curati dal punto di vista filologico e digitale. Due esempi:
Ampi corpora testuali migliori:
Perseus e Diogenes sono compatibili con lo standard Unicode per la scrittura del greco antico. Ho inserito una breve introduzione su Unicode per il greco politonico nel sito di Aglaia, e una sui corpora testuali (incluso Diogenes).
Se inserite una ricerca lessicale fatta con Diogenes o con il TLG online nel vostro saggio, ricordate di citare non solo i risultati (ad es.: "questa parola ricorre 20 volte nel corpus elegiaco"), ma anche le procedure di tali ricerche (programma di interrogazioneutilizzato e sua versione, database testuale utilizzato e sua versione; o, se il database è online, la data della ricerca; vd. gli specimina dell'A. A. 2010/11).
Liste più complete sono nella pagina Where can I find collections of Greek and Latin texts? del wiki di Digital Classicist.
Un buon programma per gestire la nostra bibliografia è JabRef. Tra i file da consegnare a fine corso, c'è appunto una piccola bibliografia creata con questo programma.
Ho creato una guida minima a JabRef, delle cui illustrazioni sono molto orgoglioso.
Gli archivi di JabRef sono salvati nel formato .bib. Nella stessa cartella in cui JabRef crea un file .bib, crea anche un file .bak (backup), cioé una sorta di copia di sicurezza dell'archivio.
Al momento di consegnare i file relativi al saggio, ricordate che sistemi operativi come Windows nascondono le estensioni dei file. Quando uso espressioni come "file con estensione .bib" intendo un file che ha già quell'estensione. Se non la vedete, è probabilmente perché il vostro sistema operativo ve la nasconde. Non aggiungete 'a mano' estensioni aggiuntive alla fine, ma consultate una delle seguenti guide per visualizzare/nascondere le estensioni dei file nascoste da Windows:
Come consegnare la bibliografia? In due modi. Vi chiedo
I riferimenti bibliografici del vostro saggio dovranno seguire coerentemente lo Harvard Style.
Ecco alcune guide allo Harvard Style, ma ricordate che se inserite correttamente le entry bibliografiche in JabRef sarà lui ad esportare automaticamente tutto in Harvard Style:
Ad esempio, nel corpo del saggio si dovrà scrivere qualcosa del tipo:
L'uso del salasso come cura per l'onanismo è stato ricordato da Stengers & Van Neck (2009: 113-116). Del resto, è più che sensato ricordare che "parlando di salasso, Tissot non ha nulla di originale. È semplicemente figlio del suo tempo" (Stengers & Van Neck 2009: 113).
oppure
L'uso del salasso come cura per l'onanismo è stato ricordato da Stengers & Van Neck (2009, p. 113-116). Del resto, è più che sensato ricordare che "parlando di salasso, Tissot non ha nulla di originale. È semplicemente figlio del suo tempo" (Stengers & Van Neck 2009, p. 113).
E, in bibliografia finale:
Stengers, J. & Van Neck, A. (2009), Storia della Masturbazione, Bologna, Odoya.
Qualche altro esempio è in questo file.
Per noi, gli OPAC più importanti sono:
Se gli articoli di una determinata rivista sono scaricabili, nella scheda della rivista in Aleph compare una nota che ce lo segnala e ci rivia, tramite un link, al fornitore dei contenuti (Jstor, Muse etc.).
Attualmente, la più ampia impresa di digitalizzazione di interi libri è quella portata avanti da Google Books.
In questa dispensa trovate, condensato, tutto quello che non sapevate di non sapere sulle potenzialità di Word (fondamentali, per un letterato).
Ad essa ho aggiunto una guida visuale agli stili in Microsoft Word 2007 (e versioni seguenti).