Stephen Ramsay, Postfoundationalism for Life
Il blog post pone i problemi bene, in modo molto tranchant - e brevemente. In pratica dice che tutti tendiamo ad essere post-fondazionalisti quando facciamo teoria della letteratura, e invece fondazionalisti quando effettivamente facciamo analisi (soprattutto analisi informatica, ma non solo) dei testi: "I've given talks about how data always comes to us already narrativized. But at some point I’d stop doing that and run the numbers". Accenna al dibattito al riguardo nell'informatica umanistica (se essa implichi la "deriva" derridiana: a questo "rischio" reagisce il nostro amico Raul Mordenti in "Paradosis"), ma in realtà pensa agli studi letterari in generale. Infine, il commento di Ted Underwood (una delle persone più intelligenti, secondo me, nell'informatica umanistica - e anche lui col dono della sintesi) mi ha fatto scoprire la statistica bayesiana, che non conoscevo. E ancora non conosco, ma dopo aver dato un'occhiata a http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema\_di\_Bayes e poi a http://samclifford.info/2012/08/27/my-take-on-the-bayesian-updating-video/ almeno so di che si tratta. Scoperta piacevole.
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