Paolo Monella, Laboratorio di Informatica specialistica per Scienze dell'Antichità
Il blog post di Ted Underwood: “Why DH has no future” (2012)
- Post originale in inglese di
Ted Underwood,
intitolato Why DH has no future,
pubblicato il 14 aprile 2012 sul suo blog
The Stone and the Shell
- Mia traduzione italiana, “Perché l'Informatica Umanistica non ha futuro”, fatta e diffusa con l'autorizzazione dell'autore
- Citazione-chiave (un po' il riassunto dell'intero post):
“Gli umanisti possono essere interessati alle tecnologie digitali
- come modo per trasformare la comunicazione accademica [as a way to transform scholarly communication],
- come oggetto di studio [as an object of study], o
- come strumento di analisi [as a means of analysis]”.
Nei prossimi paragrafi elenco alcune esemplificazioni delle tre concezioni dell'Informatica Umanistica/Digital Humanities (DH):
A) Transforming scholarly communication
- Twitter: un nuovo modo di "seguire" i convegni
- Ricerca su Twitter dell'hashtag
#AIUCD2020,
relativo al convegno annuale
AIUCD (Associazione per l'Informatica Umanistica e la Cultura Digitale) 2020
- Pubblicare, come? Prospettive e sfide della pubblicazione social e/o open
- Academia.edu (mio profilo):
il social network (propritario) della ricerca
- Zenodo.org: un'alternativa libera (ma meno social)
- Zotero: la bibliografia social
- Internet 2.0 e insegnamento (MOOC, Massive Open Online Courses)
B) Digital objects of study
C) Digital means of analysis [DH in senso stretto]
- Ricerche lessicali lemmatizzate su corpora testuali
- Topic modeling
- Costruirsi i propri strumenti
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