Sonia Macrì, Paolo Monella, Miti cattivi
Alla base del nostro rapporto col mito classico c'è ancora, spesso, l'idea del suo valore esemplare ed eterno. Scopo di questa lezione è evidenziare alcuni aspetti 'oscuri' del mito greco che richiedono da parte nostra uno sguardo maturo e riflessivo. Da una parte, il mito di Crono e saghe come quella dei Pelopidi evidenziano dolorosamente la 'maledizione' della lotta per il potere e per la sua trasmissione per via patrilineare. Dall'altra, molti miti sono fondati su una visione profondamente patriarcale della società (si pensi ai miti di 'ratto' come quello di Kore, di Dafne o delle Sabine) e a volte ne evidenziano le contraddizioni e le lacerazioni, come nelle storie di Arianna, Medea, o di Procne. Al fallimento dell'assimilazione della donna nella famiglia del marito segue, negli ultimi due casi, l'interruzione violenta e inquietante della linea di successione patrilineare. Il nostro rapporto col mito non può fondarsi su una visione ingenua del loro valore esemplare, ma richiede una contestualizzazione degli assunti antropologici su cui essi sono fondati, e una riflessione su di essi. Se visti con questo approccio, tuttavia, miti di questa potenza tragica ci portano ancora oggi a interrogarci su nodi profondi della nostra umanità, come il potere o il rapporto tra uomo e donna, nel quadro della successione delle generazioni.
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